Pare surreale ma, forse per distrarre il popolino dal freddo inverno (non solo come temperature) che ci aspetta, il dibattito cittadino è nuovamente virato sull’Aeroporto di Ampugnano, con proposte sul suo “rilancio” con annesso immancabile piatto di milioni pronti a essere investiti.
Investiti, dove? In una infrastruttura costruita negli anni ‘20 del secolo scorso, in mezzo alla Piana di Rosia, collegato al resto del mondo civilizzato da una stradina a singola corsia tra i campi. Che sbuca su una provinciale stretta e inadeguata ai volumi di traffico quotidiani e che certo non ha bisogno di ulteriore appesantimento?
Crediamo che gli abitanti del Comune di Sovicille non hanno bisogno di un aeroporto, anche solo per pochi benestanti privati. Soprattutto se consideriamo quale ne sarebbe il costo, non solo economico, per un territorio che ha fatto dell’ambiente, dello slow food e del ben vivere uno dei suoi principali volumi economici.
Diciamocela tutta, a Sovicille manca ben altro che un Aeroporto. Manca, ad esempio, un bel centro sportivo polifunzionale a beneficio dei cittadini, che vede proprio Ampugnano baricentrico rispetto ai tre principali centri abitati del Comune. Manca, per citarne una grave mancanza infrastrutturale, la fibra per connessioni Internet veloci e adeguate ai nostri tempi, dove tutto ormai avviene online. Manca un piano di sviluppo sostenibile e adeguato a investire il declino demografico che nelle nostre zone, forse più che altrove, rischia di causare enormi problemi sociali.
Insomma, a Sovicille mancano molte cose sulle quali sarebbe bene instaurare un bel dibattito pubblico. Ma certo, e questo crediamo di poterlo sottolineare, non un aeroporto per pochi a beneficio di pochi per il quale, già a suo tempo, gli abitanti dissero forte e chiaro NO.
Siena Pirata