{"id":177,"date":"2024-09-10T06:57:08","date_gmt":"2024-09-10T06:57:08","guid":{"rendered":"http:\/\/sienapirata.local\/?p=177"},"modified":"2024-09-10T06:57:45","modified_gmt":"2024-09-10T06:57:45","slug":"comunicato-pirata-a-siena-si-guadagna-poco-ma-si-spende-molto","status":"publish","type":"post","link":"http:\/\/sienapirata.local\/2024\/09\/comunicato-pirata-a-siena-si-guadagna-poco-ma-si-spende-molto\/","title":{"rendered":"COMUNICATO PIRATA – A Siena si guadagna poco ma si spende molto"},"content":{"rendered":"\n
La fotografia pubblicata dalla CGIA di Mestre e riportata dalla stampa nazionale e locale offre uno spaccato preoccupante per chi ha scelto di vivere a Siena: secondo i dati riportati, siamo una delle citt\u00e0 toscane dove -a parit\u00e0 di ore lavorate- si guadagna meno<\/strong>. Ma se guardiamo all\u2019inflazione, al costo della vita, Siena si colloca al top in Italia.<\/p>\n\n\n\n Insomma, siamo una citt\u00e0 molto costosa i cui redditi medi non giustificano i prezzi.<\/strong><\/p>\n\n\n\n Una tendenza che rischia di essere esiziale soprattutto per le categorie meno abbienti, come le coppie giovani<\/strong>, che sempre pi\u00f9 spesso sono costrette a guardare altrove per i loro progetti di vita e lavoro. Il risultato rischia di essere una citt\u00e0 sempre meno vissuta e sempre pi\u00f9 \u201canziana\u201d<\/strong> -anagraficamente parlando-, con la conseguenza di perdere moltissimo soprattutto sul fronte innovazione ma anche sulla tutela della sua straordinaria cultura.<\/p>\n\n\n\n Saremo controcorrente ma pensiamo che aver puntato forse troppo solo sul turismo abbia portato questi risultati: il turismo \u00e8 da sempre un settore dalla bassa produttivit\u00e0<\/strong>[1], che ha portato ad una forte polarizzazione del gi\u00e0 debole mercato locale a favore dei servizi turistici, con conseguente rialzo dei prezzi, sostenuti dalla maggiore capacit\u00e0 di spesa del turista straniero (giova ricordare che in Italia abbiamo i redditi medi tra i pi\u00f9 bassi della UE).<\/p>\n\n\n\n Con questi presupposti, lo scenario futuro per la nostra citt\u00e0 non sembra particolarmente brillante, a meno che non si intenda trasformarla in un \u201cmuseo vivente\u201d<\/strong> ad uso e consumo del turista straniero.<\/p>\n\n\n\n Anche la realt\u00e0 sensibilmente diversa di alcune zone della Provincia, come la parte che guarda verso Firenze e che vede la presenza di molte realt\u00e0 industriali e imprenditoriali innovative, in un interessante e positivo dinamismo anche culturale, non riesce a \u201ccontaminare\u201d positivamente il capoluogo, atavicamente chiuso in una bolla di immobilismo da cui non riesce ad uscire.<\/p>\n\n\n\n Crediamo, quindi, che sia necessario prima di tutto una presa di coscienza del problema da parte della Politica locale, le cui strategie e pianificazioni, da farsi in stretta sinergia con i pochi grandi attori pubblici rimasti sul territorio (Universit\u00e0, Ospedale), debbano necessariamente puntare prima di tutto con il recupero della competitivit\u00e0 retributiva. A cui unire necessariamente una strategia per calmierare gli affitti a lungo termine (per le giovani coppie e per i lavoratori), oltre ad investire rapidamente in quelle infrastrutture essenziali (strade, ferrovie, connettivit\u00e0 a banda larga) di cui la citt\u00e0 \u00e8 da sempre debole, attraendo investimenti e occupazione, favorendo competitivit\u00e0 e sviluppo, anche attraverso una sana concorrenza.<\/p>\n\n\n\n