{"id":184,"date":"2024-09-17T07:22:55","date_gmt":"2024-09-17T07:22:55","guid":{"rendered":"http:\/\/sienapirata.local\/?p=184"},"modified":"2024-09-17T07:22:56","modified_gmt":"2024-09-17T07:22:56","slug":"comunicato-pirata-opcarolibri-le-scuole-non-rispondono-lagcm-apre-una-istruttoria-in-merito-inviata","status":"publish","type":"post","link":"http:\/\/sienapirata.local\/2024\/09\/comunicato-pirata-opcarolibri-le-scuole-non-rispondono-lagcm-apre-una-istruttoria-in-merito-inviata\/","title":{"rendered":"COMUNICATO PIRATA – #OpCarolibri, le scuole non rispondono. L’AGCM apre una istruttoria in merito.\u00a0inviata"},"content":{"rendered":"\n
A distanza di quasi due settimane dalla nostra mail<\/strong>, nessuna scuola di Siena ha risposto alla nostra richiesta di chiarimenti sulla questione del caro-libri<\/strong>, che sta toccando da vicino migliaia di famiglie alle prese con una inflazione alle stelle e la consueta \u201cgabella\u201d dei libri scolastici, a cui \u00e8 impossibile sottrarsi.<\/p>\n\n\n\n E\u2019 la stessa AGCM – Autorit\u00e0 Garante della Concorrenza e del Mercato <\/em>– a volerci vedere chiaro sull\u2019editoria scolastica, avviando una istruttoria in merito[1].<\/p>\n\n\n\n Come si legge da testo dell\u2019istruttoria avviata dall\u2019Autorit\u00e0, \u201cSotto il profilo imprenditoriale, l\u2019editoria scolastica \u00e8 caratterizzata da un forte e crescente grado di concentrazione, con la presenza di alcuni grandi gruppi \u2013 segnatamente, Mondadori, Zanichelli, Sanoma, La Scuola \u2013 titolari di ampi portafogli di marchi, perlopi\u00f9 presenti sia nel segmento dei libri per la scuola primaria che in quelli dei libri per le scuole secondarie di primo e secondo grado<\/em>\u201d<\/p>\n\n\n\n puntando il dito sulla evidente stortura<\/strong> che anche noi abbiamo sottolineato e chiesto -invano- chiarimenti agli istituti scolastici senesi:<\/p>\n\n\n\n \u201cLa filiera dell\u2019editoria scolastica e le relative interazioni tra domanda e offerta presentano alcune peculiarit\u00e0. Infatti, chi sceglie i libri (docente) non ne sostiene i costi, chi li paga (famiglie e\/o amministrazioni pubbliche) non li usa, mentre chi li usa (studenti) non li sceglie n\u00e9 li paga, secondo un modello di fatto assimilabile a quello dei medicinali soggetti a prescrizione. L\u2019intermediazione della domanda comporta, inoltre, che i libri vengano promossi nei confronti dei docenti da informatori editoriali, spesso organizzati in forma di agenzie indipendenti ma fortemente condizionate dai rapporti intercorrenti con gli editori<\/strong>.<\/em>\u201c<\/p>\n\n\n\n La conferma ufficiale di uno scenario che non sembra molto trasparente, che ogni anno coinvolge qualcosa come 7 milioni di studenti e relative famiglie<\/strong> in tutta Italia, alle prese con costi crescenti, nessuna alternativa e scarse possibilit\u00e0 di avvalersi del mercato dell\u2019usato.<\/p>\n\n\n\n Per finire, chiss\u00e0 se l\u2019esperienza Book in Progress, realizzata da alcune scuole \u201ccon l\u2019obiettivo anche di migliorare significativamente l\u2019apprendimento degli allievi e, contemporaneamente, fornisce una risposta concreta ai problemi economici delle famiglie e del caro libri<\/em>\u201d \u00e8 stata presa in considerazione dagli Istituti cittadini.<\/p>\n\n\n\n Ci piacerebbe saperlo.<\/p>\n\n\n\n Attendiamo, fiduciosi, qualche risposta.<\/p>\n\n\n\n